martedì 22 aprile 2014

Una dashboard per il cittadino!

Spinto da alcune affermazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sugli OpenData, la promessa di rendere pubblici, in formati accessibili e analizzabili, i dati degli enti locali, ho scritto un post sull'importanza della qualità dei dati prima ancora che questi siano condivisi. Nella mia riflessione evidenzio come ci sia bisogno di persone curiose e capaci che mettano in piedi delle applicazioni utili per il cittadino qualunque, in modo da dare un valore a questi dati. Ebbene una delle prime iniziative che dovrebbe fare il governo, nel segno della trasparenza, potrebbe essere una dashboard del cittadino.


Per dashboard si intende volgarmente un cruscotto dove si possono tenere sott'occhio diversi valori. E' uno strumento che tutti noi consapevolmente o inconsapevolmente utilizziamo spesso, quando guidiamo un'automobile ad esempio o quando consultiamo i widget nella nostra dashboard su un qualsiasi device elettronico per controllare la situazione meteo, la nostra finanza, quello che fanno al cinema o i feed RSS che più ci interessano. Ebbene il governo per essere veramente trasparente dovrebbe impegnarsi non solo a fornire dati statici ma anche dati aggiornati in tempo "reale", quindi uno stream di dati.

Da parecchi anni molti giornali online integrano a margine una mini-dashboard che mostra alcuni indici finanziari. Tra questi troviamo le quotazioni degli indici di riferimento delle varie nazioni avanzate e dal 2011 (almeno da quello che io ricordo) possiamo anche controllare lo Spread BTP-BUND. Questo dato viene aggiornato più volte al giorno. Perché il governo non dà il via ad un'iniziativa volta a realizzare una dashboard completa con i dati a sua disposizione? Online potete trovare un'iniziativa simile, si chiama "Italia-ora" dove vengono mostrati per l'appunto dati di interesse comune, come la popolazione censita, con il numero di persone nate o decedute nel giorno corrente, le variazioni da inizio anno, la presenza di persone di origine non italiana regolarmente registrate sul nostro territorio e così via. Vi sono dati sull'economia, l'ammontare attuale del debito pubblico, il numero di precari, il numero di disoccupati e molto altro riguardo diversi campi, dalla salute alla comunicazione. Certo, molte di queste informazioni sono effettivamente delle STIME, non dei dati (ricordiamo che nemmeno la PA conosce il vero dato sulla disoccupazione, che è invece il risultato di un'inferenza). Questo sito web prende i dati (quelli disponibili) dalla PA e tramite formule matematiche e statistiche simula o meglio inferenza quanto a disposizione per fornire informazioni "real time" al cittadino.



La PA, al contrario, può disporre di questi dati in tempo reale! L'ammontare del debito pubblico, non è una cifra aleatoria in un dato momento, ma un importo certo che varia nel tempo in base alle aste pubbliche di emissione di titoli di Stato. Ebbene sapete dirmi a quanto ammonta precisamente il debito in questo momento? O quanti interessi sul debito abbiamo pagato quest'anno? La risposta è probabilmente "NO!", ma i dati per rendere pubbliche e facilmente consultabili e analizzabili queste informazioni esistono. Lo stesso discorso vale per molte altre fattispecie! Quante persone ricevono un sussidio di disoccupazione o usufruiscono di CIGO, CIGS o cassa integrazione in deroga in una determinata provincia o comune? Quante ore sono state erogate? Quante persone sono nate in un determinato comune, quante sono decedute, quanti immobili sono stati alienati, quante e quali aziende sono presenti e registrate... quante attività imprenditoriali sono state aperte in un determinato lasso di tempo, quante chiuse?


La lista dei topic che mi viene in mente senza pensarci troppo è molto lunga, le informazioni che potrebbero essere messe a disposizione dalla PA in tempo reale sono molteplici, il tutto senza andare a intaccare il diritto alla privacy e senza dover spendere cifre esorbitanti. Già, quando un bimbo nasce poco dopo viene registrato all'anagrafe e/o in comune, quando una persona muore, viene redatto un atto, lo stesso quando si dà vita ad un'azienda o quando si autorizzano ore di cassa integrazione o periodi pagati di disoccupazione a chicchessia. Questi processi potrebbero quindi passare per un procedimento informatizzato che potrebbe automaticamente generare i dati per aggiornare la dashboard del cittadino, permettendogli di consultare i dati disponibili in tempo "reale". Al momento il miglior esempio in questa direzione è l'OpenData che in qualche città sta prendendo piede, ma che rimane spesso limitato nella qualità dei dati.




Alcuni grandi centri urbani si stanno muovendo in questa direzione, utilizzando per la maggiore valori "statici", pubblicazioni periodiche, non flussi di dati, cioè quello che servirebbe per avere sia la situazione attuale che uno storico. Il risultato è che l'OpenData fatto in questa maniera, con pubblicazioni statiche di dati, rimane un passettino nella giusta direzione; quello che invece potrebbe essere un "giant leap" parafrasando Neil Armstrong sarebbe rendere pubblici stream di dati. Se veramente questo governo punta a fare dell'OpenData una bandiera del suo operato un'iniziativa in tal senso (realizzare una dashboard per il cittadino aggiornata in real time e rendendo pubblici i flussi di dati) sarebbe sicuramente ben vista da chi con gli OpenData ci lavora e, soprattutto, un grande passo in avanti sulla via della trasparenza nei confronti di tutti i cittadini.

Questo è solo un'appello ... 

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